Rosanna Fanelli Medina - Presidente Associazione Sviluppo Donne Imprenditrici - Parliamone...

venerdì 16 marzo 2012

Donna in gravidanza? Te lo do io il “mobbing strategico”!


 Sembra ormai prassi comune e consolidata quella per cui molte aziende organizzano – attenzione! – addirittura dei corsi di “mobbing strategico”, che in parole a noi tutti comprensibili vuol dire: come disfarsi di un (quasi doppio) peso superfluo e (magari) continuare a vivere felici e, forse (se le modalità si rifanno a quella mia esperienza passata) anche un po’ più ricchi. Questo e non solo si evince leggendo le storie raccolte da Chiara Valentini e pubblicate nel suo libro “O i figli o il lavoro”, recentemente pubblicato da Feltrinelli. Già dal titolo, il dramma - dell’alternativa quasi obbligata fra le due “funzioni” - si palesa in tutta la sua drammaticità, ma lo sconcerto aumenta quando a parlare sono i numeri, visto che sarebbero ben 800mila le donne che ogni anno perdono il posto di lavoro a causa della gravidanza, “spinte” a farlo da qualche illuminato stratega istruito ad hoc sulle modalità di trattamento del mobbing in gravidanza, dalle lettere di dimissioni fatte firmare in anticipo o semplicemente da casi singolari e del tutto “creativi” per favorire l’allontanamento di professioniste magari inappuntabili che però hanno avuto la malaugurata idea di seguire il corso di madre natura e concorrere nel dare continuità alla nostra specie.
Le storie narrate nel libro sfiorano talvolta il paradossale, come quella di una futura mamma, laureata con specializzazione e operante in un reparto maternità (e qui la beffa è totale) costretta ad abbandonare il posto per accettarne uno in nero, in una clinica privata e sobbarcandosi turni soprattutto notturni. Oppure quelle di chi ha dovuto armarsi di bustino e corde strette per nascondere la pancia crescente e incipiente - manco fossimo precipitati improvvisamente indietro di un paio di secoli - e in qualche caso si è trovata poi madre di un figlio nato con qualche problema fisico, e nemmeno tanto lieve. Se possibile, il dramma continua ancor peggio anche dopo, a concepimento avvenuto, visto che poi le possibilità di rientro nel mercato del lavoro per le neo-mamme sono davvero scarse, e lo sono ancor di più in questo periodo, quando è la crisi a farla da padrone e spesso l’unica alternativa possibile (ma questo, ad essere fortunate) è la precarietà.
L’autrice supporta il tutto anche con statistiche, indici, parametri e pareri degli esperti: una lettura che se non fosse tragica risulta anche agile e molto interessante oltre che istruttiva, anche se a ben pensarci di istruirci su queste cose avremmo voluto poterne fare assolutamente a meno.
Ci resta una speranza: che il libro di Chiara Valentini non capiti in mano a qualche stratega del marketing applicato al caso, visto che al peggio non c’è mai fine, e qualcuno potrebbe scoprire come comportarsi di conseguenza, appunto: ancora peggio. E magari compiacersene, e farci pure sopra una bella cresta guadagnata cacciando dalla sua azienda qualche mamma in dolce attesa, che così diventerebbe agra in un batter d’occhio. Vuoi mettere, ad esempio, per il nostro “esperto in marketing strategico sul mobbing applicato alla gravidanza” la soddisfazione di poter poi fare un bel regalo alla moglie grazie al surpluseconomico che si è così onestamente conquistato, senza che la coscienza sia scossa dal benché minimo plissé?
Fonte: Forum PA - SAPERI PA - Di Tiziano Marelli

sabato 10 marzo 2012

LE INTERVISTE DI SILVIA, MAMMA E BLOGGER: TRA ARTE E REALTA'


LE INTERVISTE DI SILVIA, MAMMA E BLOGGER: TRA ARTE E REALTA'

Silvia Ramilli, Decoratrice, Interior Designer, Insegnante di Decorazione, Blogger.
UNA DONNA MERAVIGLIOSA, MULTITASKING, CON LA PASSIONE DELL'ARTE, DEL DECOUPAGE, DELLA FOTOGRAFIA, DEL BELLO, DELLA VITA E INOLTRE...

Cambiare vita

L'intervista è di Caterina Della Torre - Redattrice ed esperta di marketing e PR;
proprietaria di www.dols.it di cui è direttore editoriale e general manger 

Dol's Magazine

DONNE & NEW MEDIA dal 1999

Per un percorso di realizzazione personale,  rimescolare le carte in tavola talvolta si deve  e si può avere successo.
E’  la storia di Silvia Ramilli,  43 anni,  milanese,  sposata da 15 e con una figlia adolescente. Diplomata in lingue (scelta che rifarebbe altre mille volte ) a 40 anni, dopo anni di lavoro impiegatizio ben remunerato,  decide di cambiare completamente la sua vita e di iniziare un percorso di vera realizzazione personale.
Qual’è stata  la tua esperienza lavorativa precedente? 
20 anni passati nel mondo Farmaceutico.
Ho iniziato lavorando come impiegata agli acquisti di una multinazionale Olandese,  poi piano piano sono creasciuta,  ho fatto carriera cambiando diverse aziende ma rimanendo nel settore.
Un livello e uno stipendio altissimi considerando che le donne in questo settore sono poche e difficilmente arrivano in alto,  ma ad un certo punto tutto questo mi stava stretto,  non era quello che volevo,  non ero serena e a farne le spese erano la famiglia e gli amici più cari,  oltre naturalmente me stessa.
E poi cosa è cambiato?
Quello che per anni era stato solo un hobby, la decorazione, l’interior design, è diventato prima un secondo lavoro e in seguito in un paio d’anni la mia attività a tempo pieno.
In piena crisi ho intrapreso un lavoro particolare, scelta che fino ad ora si è rivelata vincente mi ha regalato grandissime soddisfazioni.
E ora?
Oggi tengo con successo corsi di Shabby Chice Country Panting tecniche impiegate nella decorazione del mobile,Scrapbooking e altre,  privatamente o presso due laboratori milanesi sia per persone esperte che per principianti lavoro come dimostratrice per un’azienda leader del settore, creo oggetti unici di design stile Shabby Chic per negozi, scrivo articoli per riviste del settore, mi occupo di filosofie orientali applicate all’arredamento, restauro o creo complementi d’arredo/mobili su commissione, e ho un blog “UN PIZZICO DI ZENZERO” con un buon traffico che mi aiuta moltissimo a farmi conoscere e grazie al quale spesso vengo inviatata a realizzare servizi giornalistici e interviste per eventi e manifestazioni.
Ma intendiamoci, non mi sono improvvisata.
Prima di decidere di Insegnare mi sono formata frequentando corsi con le maggiori esperte,  soprattutto americane dei vari settori di mio interesse.
Aggiornarsi e prepararsi è molto importante per poter fare davvero la differenza in questo settore dove c’è veramente molta, troppa improvvisazione.
Perchè hai cambiato completamente settore ed attività?
In fondo sono “figlia d’arte”, mio nonno paterno era artigiano,  lavorava metalli e creava degli oggetti straordinari,  mio padre era appassionato di fai-da-te e mia madre sembra nata con la matita in mano…. i geni erano “buoni” possiamo dire.
La passione per la creatività l’ho sempre avuta fin da piccola quando vestivo le Barbie creando abiti con i materiali più disparati, e disegnavo benissimo.
Poi purtroppo nel tempo ho lasciato perdere queste inclinazioni facendo scelte di vita che mi han portata in un mondo diverso dal mondo artistico,  ma come diceva mia nonna “impara l’arte e mettila da parte”,  e mai frase fu per me più vera.
Ti senti più realizzata? Perchè?
Quest’attività innanzitutto mi lascia molto più tempo per me,  ho ripreso a vivere!
Ne ha beneficiato soprattuto la mia famiglia,  non sono più stanca e stressata e questo è positivo per tutti.
Ho tempo di frequentare corsi di aggiornamento anche se si svolgono in settimana,  di girare per le fiere,  di leggere e studiare moltissimo per avere sempre come si dice UNA MARCIA IN PIU’ da trasmettere alle mie allieve.
Amante della cultura,  del teatro,  del cinema,  ho tempo di frequentare conferenze  e manifestazioni pomeridiane,  e perchè no, anche di dedicarmi di più a me stessa ad esempio andando in palestra, o facendo da taxista a mia figlia (cuore di mamma!!!)
Poi amo il contatto con la gente e insegnare è fantastico!
Vedere persone convinte di non saper fare nemmeno un disegno da scuola elementare uscire con un lavoro realizzato e soprattutto essere in grado una volta tornate a casa di lavorare da sole è una soddisfazione immensa!
I bambini anche piccoli realizzano progetti da adulti (anche se ridimensionati alla loro portata) e questo per me è impagabile.
Spesso vengo contattata soprattutto da Agriturismi,  ma anche negozi o Associazioni in tutt’ Italia per tenere corsi delle mie tecniche unendo così al lavoro momenti di relax.
Alcune mie allieve hanno ricevuto su Facebook (quindi visto da migliaia di persone) pubblicamenti i complimenti di Renèè Mullins una delle Painter più famose del mondo (ricevuta anche alla Casa Bianca dal Presidente Bush)  per lavori eseguiti su suoi disegni dopo le mie lezioni,  una soddisfazione che non ha prezzo.
Quest’attività mi sta dando davvero molto, alcune testate giornalistiche (COSMOLPOLITAN, TU STYLE) e diversi PORTALI dedicati al mondo femminile mi hanno intervistata o dedicato articoli riguardo il mio lavoro.
Il 2011 è stato un anno indimenticabile… il resto……….. è ancora tutto da scrivere!!!
Silvia Ramilli, Decoratrice, Interior Designer, Insegnante di Decorazione, Blogger.
Esperta di tecniche quali COUNTRY PAINTING, SHABBY CHIC e SCRAPBOOKING e filosofie orientali quali FENG SHUI, SPACE CLEARING applicate all’HOME DECOR .
Collabora come Dimostratrice con TO-DO Azienda Leader del settore, con i più noti portali della Creatività Italiana e con diverse conosciute Riviste di settore .
Tiene corsi in tutt’ Italia presso Agriturismi, Negozi, Associazioni o presso le Fiere dove tiene corsi o realizza servizi fotografici e giornalistici (blogger) in qualità di invitata dalle organizzazioni fieristiche come esperta del settore.
Ha partecipato alla realizzazione della prima GUIDA tutta Italiana dedicata allo SHABBY CHIC con un progetto di decorazione del mobile.
Blog: “UN PIZZICO DI ZENZERO” –  contiene tutte le informazioni sui corsi e le varie attività.